La pedagogia della cucina: scienza e matematica

 

pedagogia della cucina


Matematica e cucina? Bè non sembra un accostamento strano in effetti...le ricette sono piene di numeri e misure. La cucina è un ottimo terreno per applicare la matematica alla realtà e permette ai bambini di sperimentarla in maniera giocosa.

Si possono cercare i numeri nelle ricette, ci si può allenare sulle quantità..la metà, il doppio, il triplo.. conoscere le unità di misura pesando gli ingredienti. 

Anche i più piccoli possono iniziare a giocare con i numeri...facciamo gli gnocchi? Prendiamo una patata per ogni persona che li mangerà! I bambini potranno, prenderle, toccarle...possiamo contare insieme chi ci sarà a tavola? I più grandi possono pesarle, leggere i numeri sulla bilancia, allenarsi con numeri più complessi come le centinaia a cui magari ancora non sono abituati. 
Per Maria Montessori, il bambino impara attraverso la pratica, attraverso la mano. La cucina può diventare un ottimo terreno di sperimentazione di quanto hanno imparato a scuola o scoprire qualcosa di nuovo che li incuriosisce, come i numeri che sente pronunciare dai grandi di casa o che trova scritti in giro. 
Non dobbiamo vivere il momento della realizzazione di una ricetta come un momento per insegnare qualcosa, ma vivere il momento con leggerezza e lasciando al bambino la possibilità di sperimentare, di fare domande e provare a fare da solo.

Anche la scienza trova nella cucina un bel luogo di sperimentazione pratica. Prendiamo due elementi (ingredienti) con caratteristiche nettamente diverse, perché se unite insieme assumono una consistenza completamente diversa? Se il bambino lo chiede si può approfondire insieme e cercare le risposte, ma sì può anche solo notare i cambiamenti che avvengono durante la realizzazione di una ricetta.

Un esempio semplice potrebbe essere il pane...acqua+ farina assumono una consistenza, alla quale se aggiungo del lievito succede qualcosa, con il calore ancora un'altra.

Un esperimento semplice potrebbe essere la realizzazione della maionese, in due versioni, classica e vegana..la seconda per me è ancora più stupefacente. 

In casa realizziamo spesso salse di accompagnamento, dalla salsa allo yogurt, alla maionese.

Versione classica

Ingredienti:

1 uovo 

1/2 limone 

1 cucchiaino di aceto 

Sale 

Olio di girasole (o simili) 


In un contenitore alto, rompete un uovo, aggiungete il sale e l' aceto. Spremete la metà del limone e fate scaldare leggermente il succo (io lo metto qualche secondo nel microonde), poi aggiungetelo al resto degli ingredienti. Faccio scaldare il limone per pastorizzare l'uovo. Prendete il frullatore ad immersione e iniziate a frullare  mentre versate l' olio a filo fino a che la maionese non raggiunge la densità che preferite. Frullate fino ad ottenere la consistenza desiderata. Lasciatela in frigo a raffreddare prima di servirla. Sì conserva in frigo per 3 giorni. 

I bambini potranno allenarsi a rompere l' uovo facendo attenzione a non far cadere nel contenitore i gusci. Potranno spremere il limone, versare l'olio, ma anche usare il frullatore..


Versione vegana 

Ingredienti:

60 ml Latte di soia (importante: non dolcificato o vanigliato) 

120 ml Olio di girasole 

1/2 Limone 

1 pizzico di Sale 

1 cucchiaino Senape

Scegliete un latte non dolcificato o aromatizzato. Mettete il latte, il limone, la senape e il sale in un contenitore dai bordi alti. Frullate con il frullatore ad immersione mentre versate l'olio. La salsa si addenserà in un istante, ancora prima della versione con l' uovo.

...e buone sperimentazioni culinarie a tutti!!!

Se l'argomento ti interessa dai un'occhiata anche alla Pedagogia della Cucina,Manualità,Funzioni esecutive!








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