Pappe e pannolini...la nostra esperienza
Qualche tempo fa (qui) avevo parlato di quanto poco può incidere l' arrivo di un figlio sul bilancio familiare (almeno nel primo periodo) se si sta attenti a non correre subito ad acquistare cose che nemmeno sappiamo se utilizzeremo e se ci serviranno.
Per le pappe, dopo aver allattato a richiesta per i primi sei mesi..ora, non è che appena compie sei mesi si corre a metterlo sul seggiolone e si inizia a dargli da mangiare..esistono dei parametri oggettivi..alcuni bambini possono essere pronti poco prima, altri dopo.. ognuno ha i suoi tempi, questo tenetelo sempre a mente..comunque tornando alle pappe.. entrambi non hanno mangiato omogeneizzati o altre cose dedicate espressamente all' infanzia..ma gli abbiamo sempre proposto quello che mangiavamo noi, magari siamo stati noi a modificare la dieta.. inizialmente proponevo polenta, cous cous, burgul.. piccoli pezzetti di verdura.. Lorenzo era più pronto e gli proponevo pezzi più grandi, mentre con Leo, inizialmente gli frullavo le verdure, per poi pian piano arrivare ai pezzetti.
Grazie a due libri belli e utili, "Io mi svezzo da solo" di Lucio Piermarini e "Il mio bambino non mi mangia" di Carlos Gonzalez, l' inizio dell'alimentazione complementare è andato, per entrambi i nostri bambini, in tranquillità.. parlo di alimentazione complementare perché non ho voluto svezzare i miei bambini al latte materno, quello l' hanno smesso con calma, quando era il loro momento ed il mio, perché è giusto rispettare anche il tempo della mamma..alla fine l' allattamento è relazione.
Nel libro di Piermarini si parla di come i bambini siano più attratti dal cibo che vedono in tavola, mangiato dai "grandi".. e a ben vedere, non so se avete mai assaggiato un omogeneizzato.. ovviamente stavo più attenta ai condimenti e a come cucinavo il cibo, ma senza mai esagerare.. A volte il cibo dedicato all'infanzia non è così sano come si potrebbe immaginare e costa molto di più..leggete le etichette dei biscotti o di sedicenti yogurt per bambini.. un buon semolino (io l' ho trovato anche di riso), polenta, cous cous..costano molto meno e sono alternative semplici da reperire e da proporre.
Per i pannolini, come vi raccontavo in uno dei primi post, abbiamo optato per quelli lavabili. Con l' arrivo del secondo figlio il risparmio è stato ancora più evidente.
Se tornassi indietro sceglierei nuovamente di utilizzare i pannolini lavabili? Sì! Può sembrare faticoso, ma alla fine il gran lavoro lo fa la lavatrice.. io li lasciavo dentro un secchio con acqua e bicarbonato e la sera in lavatrice. Ho scelto un modello che si chiama "tutto in due" composto da una parte esterna impermeabile con il velcro come chiusura, con la stessa forma del classico usa e getta, con all'interno due inserti che si bloccano con dei piccoli bottoncini a clip. In più, con dei bottoncini sul davanti, si adattano alla crescita del bambino.
Con questo post volevo condividere la nostra esperienza, non perché sia perfetta, nulla lo è, abbiamo fatto anche noi un sacco di errori, e ben venga..dagli errori si impara sempre, ma com'è capitato a me, confrontarmi con chi ha fatto scelte diverse da quelle che sono la normalità mi ha portato a farmi domande e a capire che non esiste una sola strada, ma la nostra strada, quella più adatta alle nostre esigenze e a quelle della nostra famiglia.
E la vostra strada? Qual è stata?
Commenti
Posta un commento